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Rapina al Grassi di Ostia

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Napoli, 4 morti e 5 feriti

18:33 - Pomeriggio di terrore a Secondigliano, popoloso quartiere nord di Napoli. Un uomo ha sparato ai familiari e poi si è barricato in casa e ha iniziato a colpire le persone dalla finestra con un fucile a pompa. Il bilancio parla di 4 morti e 5 feriti (tra cui la moglie, un poliziotto e un carabiniere). L'uomo si era barricato in casa ma poi si è arreso. Tra le vittime il fratello e la cognata dell'aggressore, un vigile urbano e un passante.L'uomo che si era barricato in casa sparando, il 48enne Giulio Murolo, è stato poi bloccato e portato via dopo un blitz compiuto dalle forze dell'ordine. Nell'appartamento hanno fatto irruzione polizia e carabinieri e non sarebbero stati esplosi colpi di arma da fuoco.

Strage causata da un filo per stendere - Le vittime sono la cognata di Giulio Murolo, il fratello, un passante in scooter e un capitano della polizia municipale, Francesco Bruner, colpito mentre soccorreva un collega ferito. I feriti sono due poliziotti, un agente della Municipale, un carabiniere (ferito a una mano, in modo leggero) e un civile, tutti in ospedale. Ancora da ricostruire la dinamica. All'origine della sparatoria vi sarebbe stato un futile motivo, ossia una lite per un filo steso per il bucato, innestato su vecchi dissapori per questioni di interesse tra Murolo e il fratello. Proprio il congiunto ha tentato di fermarlo, gridandogli di fermarsi, ma Murolo in tutta risposta l'ha ucciso con un colpo di pistola.

De Magistris annulla inaugurazione con Renzi - La cerimonia d'inaugurazione della stazione metropolitana di Napoli, in programma per sabato alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, è stata annullata. Lo annuncia il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Proclamato il lutto cittadino - De Magistris ha proclamato il lutto cittadino fino al giorno dei funerali delle vittime. "Siamo sconvolti, è una tragedia enorme - ha detto il primo cittadino -. È una tragedia che colpisce direttamente la città e il Comune. Esprimo vicinanza e solidarietà massima alle vittime e a chi opera ogni giorno per strada e oggi è intervenuto per salvare vite umane".

Un testimone: "Spari per un'ora e mezza" - Murolo ha sparato prima con una pistola, poi con il fucile, circa un'ora e mezza, secondo quanto ha raccontato un testimone. Gli abitanti della zona hanno spiegato di aver pensato, inizialmente, che si trattasse delle riprese di una fiction, perché giovedì a poche decine di metri dal luogo della sparatoria è stato girato un episodio di Gomorra". Poi, però, quando i feriti hanno iniziato a cadere sulla strada, tutto è stato chiaro.

Re: Rapina al Grassi di Ostia

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Rapina al Grassi di Ostia

Ostia, rapina all'ospedale Grassi: tre banditi in fuga

Si sono guadagnati la fuga sparando un colpo di pistola nel piazzale dell'ospedale. Gli attimi di panico sono stati vissuti a partire dalla mezzanotte di ieri quando tre rapinatori hanno fatto irruzione al Giovan Battista Grassi di Ostia decisi a ripulire le casseforti del nosocomio lidense. Un colpo studiato nei dettagli con i malviventi che hanno preso alla sprovvista uno dei tre vigilantes dell'ospedale immobilizzandolo ed ammanettandolo per poi togliergli la pistola e chiuderlo in uno stanzino.
CASSEFORTI AL PIANO TERRA - Dei veri e propri attimi concitati con i tre banditi, con il volto travisato ed armati di pistola, che sono poi entrati nell'ospedale al civico 28 di via Gian Carlo Passeroni, dirigendosi rapidamente al pian terreno del nosocomio, dove si trovano le casseforti dello stesso. Una rapina rapida con il gruppo armato che ha prima tentato di aprire la cassaforte nella quale sono contenuti i soldi contanti dei pagamenti del Cup.
SECONDA CASSAFORTE - Fallito il tentativo di aprire la prima cassetta di sicurezza con il 'cash', i malviventi hanno quindi optato per una seconda cassaforte, contenente gli oggetti personali ed i beni dei degenti del Grassi. Aperta quest'ultima i tre sono poi fuggiti rapidamente fuori dall'ospedale.
SPARI NELLA FUGA - Fuggiti a piedi nel piazzale del Grassi i tre si sono però ritrovati alle calcagna una delle tre guardie giurate in servizio nella struttura ospedaliera che li ha inseguiti intimandogli l'alt. Per contro i rapinatori non si sono fatti scrupoli esplodendo un colpo di pistola e guadagnandosi la fuga.
REFURTIVA RECUPERATA - Nel frattempo in via Passeroni sono arrivate diverse autoradio del commissariato Lido di Ostia che hanno prima recuperato la refurtiva ed il caricatore con i colpi dell'arma rubata alla guardia giurata, abbandonati dai rapinatori nella fuga  e poi cominciato la caccia alla banda. Ascoltati i testimoni, questi hanno riferito che i tre avevano un accento romano ed avevano il volto travisato da cappelletti e bandane. Nessuno è rimasto ferito. Sul caso indagano gli investigatori del commisssariato di Ostia diretti dal dottor Antonio Franco. I tre sono attivamente ricercati dalle forze dell'ordine.



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Philadelphia, il treno deragliato

07:30 - Spunta un'ipotesi inquietante per spiegare il disastro ferroviario di Philadelphia,in cui hanno perso la vita otto persone tra cui un italiano. Il treno dell'Amtrak in viaggio da Washington a New York potrebbe essere stato colpito da un proiettile. La novità sarebbe emersa dall'interrogatorio dei membri dell'equipaggio, compreso il macchinista, che continua a non ricordare nulla del momento dell'incidente.Ora l' Fbi sta indagando su quello che assume i contorni di un vero e proprio giallo. Anche perché resta da svelare il mistero per il quale il treno in poco più di un minuto sia passato da 112 a oltre 170 chilometri orari, in prossimità della curva fatale.

Poco prima del deragliamento dell'Amtrak, nella stessa zona un treno locale è stato colpito da un proiettile per fortuna senza conseguenze, anche se tutti i passeggeri sono stati fatti scendere e portati a destinazione con dei bus.

Condanna a morte, alla maratona di Boston

Ritenuto colpevole di tutti i 30 capi di accusa contestati,Dzhokhar Tsarnaev, di 21 anni, è stato condannato alla pena capitale per aver partecipato, assieme al fratello, Dzochar Carnaev, che di anni ne aveva 26, al terribile attentato che il 15 Aprile del 2013 causò 3 morti, tra i quali un bambino di otto anni, e 264 feriti alla maratona. L'attentato, fu commesso utilizzando due ordigni esplosivi fabbricati artigianalmente, piazzati nei pressi della linea del traguardo, su Boylston Street, a una distanza di circa 170 metri l'una dall'altra. Le due bombe esplosero con un intervallo di 12 secondi, causando il panico tra le centinaia di persone, tra atleti e spettatori, presenti alla manifestazione che si svolge ogni anno.
I due fratelli furono intercettati dall' Fbi alcuni giorni dopo, il 19 aprile, all'interno del campus universitario MIT di Boston, dove il fratello minore Carnaev, rimase ucciso insieme con un agente di sicurezza, con il quale aveva ingaggiato un conflitto a fuoco, mentre Tsarnaev fu arrestato.
Alla sentenza si è giunti attraverso due fasi distinte, nella prima sentenza dell'8 Aprile, l'imputato fu dichiarato colpevole di tutti i capi d'imputazione, mentre nella sentenza odierna gli è stata inflitta la condanna a morte, che avverrà per iniezione letale. La difesa ha tentato disperatamente di evitare la pena capitale cercando di fare passare l'imputato come succube psicologicamente del fratello maggiore, tesi che è stata integralmente rigettata dalla giuria. Durante la fase dibattimentale del processo sono stati ascoltati circa 150 testimoni, rimasti coinvolti nell'attentato, tra i quali qualcuno rimasto invalido a causa delle bombe.
Il ministro della Giustizia americano, Loretta Lynch, commentando la sentenza, ha sottolineato la freddezza e la crudeltà che l'imputato ha avuto nel commettere questo terribile attentato terroristico, che ha causato la morte di cittadini innocenti e il ferimento di numerose persone.
Le prime reazioni alla sentenza sono state da parte di Amnesty International Usa, che per voce del direttore esecutivo Steven Hawkins, pur condannando l'attentato e unendosi al dolore delle vittime, ha dichiarato che la condanna a morte è ingiusta, aumentala la violenza e statisticamente non diminuisce la criminalità, essendo nullo il suo valore deterrente.

Accoltella la moglie e la figlia di 6 anni

08:54 - Ha ferito a coltellate nel sonno la moglie e la figlia di 6 anni. E' accaduto nella notte a Tivoli, vicino a Roma. La bimba è stata trasportata in ospedale in codice rosso e una coltellata le avrebbe perforato un polmone, mentre la madre è stata ricoverata in codice giallo. L'uomo, 49 anni, è stato fermato. L'episodio è accaduto in un'abitazione di largo Giuseppe Saragat. Il 49enne avrebbe tentato di uccidere la figlia di 6 anni e la moglie di 44 colpendole con diverse coltellate. La donna ha riportato solo ferite superficiali mentre più grave è la bambina. Ancora da chiarire i motivi del gesto.
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Ancona, uccise figlia di 18 mesi

09:03 - Quando uccise a coltellate la figlioletta di nome Alessia di 18 mesi, il 17 agosto 2014 ad Ancona, Luca Giustini, ferroviere di 35 anni, era incapace d'intendere e di volere a causa di uno "scompenso psicotico con importante componente allucinatoria". Per questo motivo il gup ha assolto l'imputato per vizio di mente. Ritenuto socialmente pericoloso, gli è stata applicata la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni. In aula non c'erano né Giustini né la moglie Sara, che con l'altra figlioletta, si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento danni di due milioni di euro. La parte civile si era opposta alle conclusioni della consulenza dell'accusa, sostenendo che la capacità mentale di Giustini non fosse del tutto annullata bensì grandemente scemata per la presenza di "elementi residui di natura coscienziale". Sulla misura "non detentiva" applicata, il legale di parte civile non ha nascosto le proprie perplessità, proprio in base alle condizioni di salute di Giustini. 

Dopo il delitto, apparentemente inspiegabile, Luca, descritto da tutti come un padre, marito e lavoratore modello (aveva condotto un treno da Foligno ad Ancona proprio la mattina stessa), aveva detto di aver agito su ordine di una voce divina. I carabinieri avevano sequestrato nella sua auto alcuni fogli in cui, con una grafia parzialmente incomprensibile, l'uomo aveva scritto appunti deliranti su un presunto "disegno di Dio" e "precetto di nostro Signore venuto tra noi". 

Giustini, che non aveva mai manifestato in famiglia sintomi di disagio psichico, aveva accoltellato la figlia in casa. La moglie, con l'altra figlia e i suoceri, lo attendeva al mare con la bimba: era stato lui stesso a telefonare alla donna dicendo di aver "combinato un casino". In seguito, la madre dell'omicida, Brunella Michelini, raccontò che la mattina del delitto Giustini era andato a casa sua chiedendo in lacrime a lei e alla nonna di pregare insieme. Elementi spia di un disagio interiore, ma non tali da far sospettare alla donna un atto tanto aberrante che il figlio avrebbe commesso di lì a poco.
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Carabiniere muore in una caserma a Foligno

10:29 - Un carabiniere in servizio nella caserma di Foligno, in provincia di Perugia, è morto dopo essere stato colpito da un proiettile di pistola. Secondo una prima ricostruzione, il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente probabilmente da un collega, nel corso del cambio turno all'interno della caserma. La vittima aveva un cinquantina d'anni ed era sposato. In città era molto conosciuto. E' deceduto poco dopo il ricovero nell'ospedale folignate. Attualmente in caserma sono riuniti i vertici provinciali dell'Arma di Perugia e quella della locale compagnia.
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Strage Tribunale di Milano

08:40 - Claudio Giardiello, l'immobiliarista che ha ucciso tre persone in Tribunale Milano, sarebbe entrato da un varco normale, cioè controllato e non da quello degli avvocati, privi di metal detector. E' la nuova ipotesi investigativa rilanciata dal Corriere della Sera. Il metal detector suonò ma il killer non fu perquisito. Questa ricostruzione, se confermata, getta luci ancora più inquietanti sulla sicurezza. E' la Procura di Brescia che sta lavorando a questa nuova pista grazie a nuove immagini che contraddicono con quanto finora creduto. Il video è di qualità non eccellente, ma si vede una prima persona davanti a Giardiello passare sotto il metal detector che si illumina. Le guardie fanno i loro controlli anche con lo scanner manuale, non emerge nulla di sospetto e la persona può entrare.

Poi tocca a un uomo che sembra Giardiello. Appoggia la borsa sul nastro che quindi viene controllata. Anche qui scatta l'allerta ma le guardie non controllano manualmente. Giardiello passa dunque senza problemi. Dopo di lui, passa una terza persona: suona il metal detector e quindi si procede alle verifiche. 

Le conseguenze, se confermata questa ipotesi investigativa, porterebbero novità anche sul fronte processuale. La responsabilità ricadrebbe, infatti, sulle guardie di via san Barnaba e non più su quelle di via Manara. Anche per Giardiello, le cose potrebbero in parte cambiare. Potrebbero essere confermate quelle parole dette poco dopo la strage ("Quando ho superato il varco ho pensato: se mi fanno passare con la pistola, lo faccio") e che dimostrerebbero una volontà più o meno inconscia di essere scoperto e quindi fermato.

Spazio, razzo russo si schianta

09:53 - Nuovo fallimento dell'industria spaziale russa, a due settimane da quello del cargo Progress per la Iss. Il terzo stadio del razzo vettore Proton-M non è riuscito a mettere in orbita un satellite messicano e si è schiantato in Siberia poco dopo il lancio dal cosmodromo di Baikonur. Lo riferisce l'agenzia di stampa Interfax. L'incidente è avvenuto a 160 chilometri di altitudine. 
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Egitto, Morsi Condannato a morte

11:21 - Mohamed Morsi è stato condannato a morte perché ritenuto dai giudici "una spia". L'ex presidente egiziano era accusato, insieme ad altri 35 dirigenti dei Fratelli musulmani, di aver fornito segreti sensibili sulla difesa egiziana ai Pasdaran (Guardiani della Rivoluzione di Teheran) per destabilizzare il suo Paese. 
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Genova, sub muore in esplorazione

11:10 - Un sub è morto al largo di Arenzano (Genova) dopo una immersione per esplorare la petroliera Haven. Altri due sub sono stati ricoverati in codice rosso all'ospedale San Martino di Genova. Sul posto sono intervenute le vedette della Capitaneria di porto, che hanno recuperato i tre riportandoli in banchina e il personale del 118. Ad aprile aveva perso la vita, sempre dopo un'immersione per vedere il relitto, un sub svizzero di 34 anni. 
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Usa, spara a sorellina di un anno

06:31 - Un bimbo di 3 anni ha sparato in faccia alla sorellina di un anno con una pistola di piccolo calibro fuori da una scuola materna a sud di Venice, in Florida. Lo riportano i media locali. I due bambini erano soli nella loro vettura, mentre la madre stava parlando con alcune persone. Il bimbo ha preso l'arma che era in macchina e ha sparato alla sorella, ferendola tra la mascella e le labbra. La piccola non è in pericolo di vita.
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Calabria, incendio minaccia case

00:03 - Un incendio che si estende su un fronte di circa tre chilometri sta minacciando alcune abitazioni a Vibo Valentia, in località Cocari. Per domare le fiamme sono intervenute quattro squadre dei vigili del fuoco, ma l'opera di spegnimento si sta rilevando difficile per l'intensità e l'estensione dell'incendio. Sul posto anche polizia e carabinieri.
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Giugliano, esplode la fabbrica di fuochi d' artificio

Spaventosa esplosione stamattina in una fabbrica di fuochi d'artificio a Giugliano (Napoli) nella zona dell'area industriale di Ponte Ricco.

Un forte boato si è avvertito in tutta l'area giuglianese e anche oltre, fino a 10 chilometri di distanza. In seguito all'esplosione si è sviluppato un incendio. Il bilancio è di due morti e di 7 feriti, di cui uno gravissimo. La fabbrica appartiene alla nota ditta Schiattarella, famosa in tutto il mondo.

Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, gli uomini della polizia del commissariato di Giugliano diretti da Pasquale Trocino e gli artificieri della Questura di Napoli.


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