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Le ragioni del NO al Referendum

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Mattia
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Voldemort33221
Starsalvatore:.
16 partecipanti

Le ragioni del NO al Referendum

Promemoria primo messaggio :

Sì o no. Tra ottobre e novembre 2016 i cittadini italiani saranno chiamati ad approvare o bocciare la riforma costituzionale, fortemente voluta dal falso governo di Matteo Renzi. La legge porta il nome del ministro Maria Elena Boschi.

Le ragioni del NO al Referendum - Pagina 2 Clxla310

Poniamoci delle domande:

Supera il bicameralismo?
NO, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra stato e regioni (sinonimo di caos), tra Camera e nuovo Senato.

Diminuisce i costi della Politica?
NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quinto e se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della camera?

Garantisce la sovranità del popolo?
NO, perché insieme alla nuova legge elettorale "Italicum" già approvata, espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri. Il cittadino avrà un finto potere (inesistente).

E' una riforma chiara e comprensibile?
NO, è scritta in modo da non essere compresa.

È una riforma innovativa?
NO, conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie, private di mezzi finanziari (potere del popolo pari a zero).

Amplia la partecipazione diretta da parte dei cittadini?
NO, triplica da 50.000 a 150.000 le firme per i disegni di legge di iniziativa popolare (firme molto elevate per qualsiasi iniziativa popolare).

È una riforma legittima?
NO, perché è stata prodotta da un parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale (in contrasto con la costituzione italiana che loro ora vogliono modificare).

E' una buona idea votare NO al Referendum?
SI, eliminiamo lo scandalo che sta procurando Matteo Renzi con il PD alla NOSTRA ITALIA, siamo CITTADINI ITALIANI e non SCHIAVI ITALIANI.

#IOVOTONO

Le ragioni del NO al Referendum - Pagina 2 2782745477 E tu, cosa ne pensi? Facci sapere la tua!


Ultima modifica di Starsalvatore:. il Ven 16 Set 2016 - 15:29 - modificato 1 volta.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

No ma senza dubbio in effetti... Scherziamo?

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Hai fatto bene a fare questo Topic; io già avevo optato in mente mia per il No

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Mattia ha scritto:
Non so se voterò, ma se lo farò voterò NO

Tia il voto è un dovere! Che sia nel bene o nel male. #TUVOTANO Le ragioni del NO al Referendum - Pagina 2 2870366499

Re: Le ragioni del NO al Referendum

#IODICONO.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Beatrice. ha scritto:
Io non posso votare ma voterei NO

Idem.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Voterò NO in primis per mandare a casa Renzi e la Boschi poi tutto il resto vien da se...

Re: Le ragioni del NO al Referendum

no ovvio!

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Luce1983 ha scritto:
Voterò NO in primis per mandare a casa Renzi e la Boschi poi tutto il resto vien da se...

e poi ci vai tu a governare? brava!
o ci mandi berlusca o salvini? dimmelo mi interessa;)

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Le ragioni del si (video)

1Per superare il bicameralismo paritario
Finalmente l’Italia cesserà di essere l’unico paese europeo in cui il Parlamento è composto da due camere eguali, con gli stessi poteri e praticamente la stessa composizione. Il superamento del cosiddetto “bicameralismo paritario” servirà per ridurre il costo degli apparati politici e per rendere l’attività del Parlamento più rapida ed efficace. La Camera dei Deputati darà e toglierà la fiducia al governo, il Senato rappresenterà prevalentemente le istanze e i bisogni di comuni e regioni.


2) Per avere leggi in tempi più rapidi
Troppo spesso i cittadini hanno atteso per anni riforme e risposte concrete, che sembravano non arrivare mai. Se vincerà il Sì, finalmente le proposte di legge non dovranno più pendolare tra Camera e Senato, nella speranza che prima o poi si arrivi ad un testo condiviso fino alle virgole. Tranne che per alcune limitate materie, di norma la Camera approverà le leggi e il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere e proporre modifiche, su cui poi la Camera esprimerà la decisione finale. Più velocità non significa “più leggi”, ma risposte più tempestive da un Parlamento più credibile


3) Per ridurre i costi della politica
Verrà ridotto il numero dei parlamentari, perché i senatori elettivi passeranno da 315 a 95 (più 5 di nomina del Presidente della Repubblica) e non percepiranno indennità; il CNEL verrà abolito, e con esso i suoi 65 membri; i consiglieri regionali non potranno percepire un’indennità più alta di quella del sindaco del capoluogo di regione e i gruppi regionali non avranno più il finanziamento pubblico; le province saranno eliminate dalla Costituzione. La riduzione di costi e “poltrone” restituirà credibilità alle istituzioni.


4) Maggiore partecipazione dei cittadini

La democrazia non si riduce solo al momento del voto, ma è un insieme di strumenti nelle mani dei cittadini per esprimere idee, proposte e bisogni. Con la riforma, la democrazia italiana diverrà autenticamente partecipativa: il Parlamento avrà l’obbligo di discutere e deliberare sui disegni di legge di iniziativa popolare proposti da 150mila elettori; saranno introdotti i referendum propositivi e d’indirizzo; si abbassa il quorum per la validità dei referendum abrogativi (se richiesti da ottocentomila elettori, non sarà più necessario il voto del 50 per cento degli aventi diritto, ma sarà sufficiente la metà più uno dei votanti alle precedenti elezioni politiche).


5) Per chiarire le competenze di Stato e Regioni

La riforma chiarirà e semplificherà il rapporto tra Stato e Regioni: con l’eliminazione delle cosiddette “competenze concorrenti”, ogni livello di governo avrà le proprie funzioni legislative. Si eviterà finalmente la confusione e la conflittualità tra Stato e Regioni che ha ingolfato negli scorsi 15 anni il lavoro della Corte Costituzionale.
Materie come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale saranno di esclusiva competenza dello Stato. Alle Regioni, oltre alle competenze proprie (come l’organizzazione sanitaria, il turismo o lo sviluppo economico locale), potranno essere delegate altre competenze legislative. Sarà un modo per promuovere le Regioni più virtuose.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

IO VOTO SI

voglio un'Italia nuova,leggi approvate in tempi più brevi, possibilità di proporre referendum, meno senatori ( che NON avranno stipendio per quella carica) e meno burocrazia per approvare opere importanti.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Fare un post con una sola visione mi sembra davvero poco corretto.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Le ragioni del SI

Le ragioni del NO

Chi è intelligente e capisce su cosa cavalcano le opposizioni...prenda la sua decisione

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Eleono', ne avessi detta una vera.

Re: Le ragioni del NO al Referendum

Nico-Idv ha scritto:
Eleono', ne avessi detta una vera. Le ragioni del NO al Referendum - Pagina 2 2870366499
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