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description"Libro di Habbo" "Guardians" Ep.67 Larga strada al Mistero Empty"Libro di Habbo" "Guardians" Ep.67 Larga strada al Mistero

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Stella: "Ok cerchiamo di stare calmi! L’ipotesi che il corno di Spongy funzioni ha senso no? Provare non costa nulla non credete?" -si rivolse al gruppo in cerca di approvazione-

Spongy: "Potete anche essere d’accordo ma il corno è MIO e di nessun altro! Quindi ci vuole il mio permesso!" -spostando la testa, facendo svolazzare la folta criniera in aria, a destra in segno di dissociazione da tutto ciò-

Lucas: "Dai Spongy..Ti porto in quel posto se ci fai questo favore.. Ti prego!" -accovacciandosi verso il compagno, parlando a bassa voce senza che gli altri potessero sentire perfettamente le sue parole, cercando di corromperlo come si deve, con un’iniziale resistenza da parte del pony, finché però si convinse e offrì il suo corno a disposizione del gruppo-.

Raccolsero il libro che avevano poggiato sul letto e lo misero a terra. Lo osservarono un po’ prima di far avvicinare Spongy al grande manuale polveroso: fecero accostare il suo corno sulla pagina dov’era illustrato l’incantesimo e questo cambiò nuovamente le posizioni delle scritte che circondavano i teschi e le altre figure che concorrevano a decorare le due pagine.

Clatrina: "Direi che avevi ragione Stella, è il corno di Spongy a far muovere le figure dell’incantesimo, ma perché?"

Spongy: "Perché sono speciale no? E’ ovvio!" -venne interrotto subito dalla fata-

Stella: "No! Forse c’entra lo smeraldo o forse è un potere proprio del corno di Spongy, o forse… Bah! Non ci capisco più nulla! Ci sono troppe domande alle quali non sappiamo dare una risposta e questa cosa è mortificante.." -inclinandosi all’indietro e appoggiandosi, con le mani posate a terra e le braccia distese ad opporre resistenza-

Riccio: "Noi animali siamo stati scelti per le nostre qualità, la nostra affinità col vostro carattere, non abbiamo nulla a che fare con la magia, non siamo in grado di fare nulla di magico se non grazie agli smeraldi che portiamo al collo, quindi penso che l’ipotesi dello smeraldo è quella più sensata.." -venne interrotto repentinamente dal templare-

Lucas: "Vabbè ma credo che ora non ci interessi più di tanto del perché il mio piccolino riesca a fare questo oppure no, al momento la cosa che più è importante è capire come bisogna far posizionare queste lettere, altrimenti non andiamo da nessuna parte!" -indicando con l’indice ripetutamente sulle pagine dov’era illustrato l’incantesimo- "Ora, come pensate di operare? Capo, allora?" -rivolgendosi verso la fata che si sentì ricoprire di una responsabilità decisionale che forse non spettava pienamente a lei-

Stella: "Beh.. Grandissima domanda.. Io direi di fare qualche tentativo e vedere cosa ne esce.." -cercando in questo modo di prendere tempo per pensarci su e comunque continuare a fare delle ricerche aggiuntive che potessero dare al gruppo delle informazioni in più in merito proprio all’incantesimo che di lì a poco sarebbe stato evocato-.

Il gruppo continuò a cambiare l’ordine delle lettere illustrate su quelle pagine ancora piene di polvere mentre su di un altro libro Clatrina e Riccio cercavano delle informazioni in merito all’incantesimo stesso affinché riuscissero a trovare qualcosa che potesse dare loro un metodo di analisi per l’evocazione e per la sistemazione del rituale che sarebbe stato condotto da Clatrina, seppur la paura di fallire fosse tanta e la capacità di controllare un incantesimo di quella portata e soprattutto di magia nera, non rassicurava per nulla l’animo della strega, pronta però a rischiare il tutto per tutto per poter riportare indietro dalla dimensione alternativa creata da Lorden, Yeti e Teddy, abbandonati per troppo tempo in quella regione senza nome, senza tempo e spazio.

Torniamo a Mizu. Locui era stato messo k.o dalla preside Tamara, dopo un pesantissimo e irruento combattimento, finito con lo svenimento del templare di Cristaly e la vittoria della strega che aveva reso evidente come fosse sotto il controllo del terribile Arcadio, ombra oscura che stava estendendo le sue radici in ogni angolo, da Tamara a Talessa, anch’essa ormai sotto il controllo anche di Lorden, convinta con l’inganno della veridicità della sua versione rispetto alla realtà dei fatti.
Locui si ritrovò nuovamente in superficie, intontito, all’inizio non riuscì a rendersi conto di ciò che lo stesse circondato, il suo sguardo traballava, seppur rimessosi in piedi non riusciva ancora a focalizzare bene la vista, seppur poté realizzare che si trovava sull’isolotto sul quale la preside Cosmia lo aveva teletrasportato. Solo sabbia. Non c’era nient’altro che lo circondasse. Sbatté le palpebre per riprendere lucidità e dare focalizzazione alla vista. Iniziò a ricordare tutto: gli tornò alla mente del perché si trovasse lì, dello scontro con la strega Tamara, dell’obiettivo della missione, l’irruenza del combattimento e delle parole della preside, la veemenza della verità, tutto tornò al ricordo. La missione tuttavia aveva dato i suoi frutti: il resoconto è che Tamara era sotto il controllo di Arcadio, per qualche strano motivo una potente strega come lei era sopperita sotto la forza dello stregone, seppur la preside fosse detentrice del Raptor; Locui era riuscito a recuperare il piccolo frammento della gemma di corallo incastonata nel petto della strega, recuperato prima che la poltiglia di sangue ed ossa della strega scomparisse e prima che lo stesso Locui fosse addormentato, questo che era l’obiettivo primario della missione assegnatagli dalla preside Cosmia. Era pronto a tornare a Cristaly ignaro di tutte le novità che lo avrebbero assalito: prese l’ultima boccetta attaccata al cinturino alla vita, stappò coi denti la stessa, il tappo di sughero volò via e bevette tutto di un sorso il contenuto dell’ampolla: il suo corpo si dissolse nella sabbia che si innalzò e lo avvolse completamente sino a scomparire e così lasciare i confini di Mizu.
Locui si ritrovò alle porte di Cristaly, apparentemente uguale a come l’avesse lasciata, soltanto più illuminata dalla luce delle candele e dei lampadari interni in quanto notte fonda, nulla di diverso, tutto banalmente normale a qualsiasi altro giorno. I suoi abiti erano lacerati dallo scontro precedentemente avvenuto, il cinturino alla vita svolazzava di qua e di là privo del peso delle ampolle, la federa della sua possente spada sporca e annacquata, come del resto tutto il suo corpo. Il Prof. Appell, che passava casualmente per il cortile della scuola, per una passeggiata serale al fine di schiarirsi le idee, lo notò immediatamente, del resto come non notarlo, e corse velocemente verso il forzuto templare:

Prof. Appell: "Preside!" -quasi urlò correndo verso il templare stanco e avvilito- "Stavo iniziando a preoccuparmi, vedevo che non tornavate, ogni ora andavo a controllare nel vostro ufficio sempre senza successo.. State bene?" -iniziando a placare la sua agitazione vedendo come Locui fosse silenzioso, più del solito, ma soprattutto senza degnarlo di uno sguardo e da parte di una persona il quale sguardo diceva tutto era molto sospetto- "Comprendo che volete riposarvi, avete ragione, non dovevo tempestarvi con la mia veemenza, quando vorrete potremmo parlare!" -fu interrotto dalla voce stanca e trascinata del preside-

Locui: "Tamara è sotto il controllo di Arcadio.." -mentre continuava a camminare proferì queste parole- "Ecco il bottino, portalo a Cosmia.." -chiuse il discorso porgendo verso il professore la gemma di corallo, il quale subito la afferrò e rimase ancora per un momento ad osservare il preside allontanarsi pacatamente ma sempre mantenendo il suo rigore-

Prof. Appell: "Il problema è trovare Cosmia.." -pensò il professore, smettendo di guardare il templare e andando alla ricerca della persona più vicina a Cosmia in quel momento, quale la Tressavia-.

La Tressavia era intenta a sistemare alcuni appunti nella serra, prima che queste potesse chiuderla, forse anch’essa non riusciva più a dormire ma non lo dava molto a vedere, finché non arrivò a disturbarla il Prof. Appell, il quale bussò delicatamente sulla vetrata della serra, accogliendo l’attenzione della docente. Chiamò all’attenzione la professoressa e questa uscì dalla serra per poter sentire cosa volesse Appell:

Prof. Appell: "Ecco qua.." -le mostrò la gemma di corallo- "Cosmia non si trova da giorni, Locui è appena tornato dal suo viaggio da Mizu, Anvisio non è ancora nelle condizioni per sostenere le redini del gioco, l’unica più vicina alla preside siete voi, sapete cosa fare" -disse il professore guardando l’altra sempre negli occhi-

Prof.ssa Tressavia: "Ha fatto benissimo a portarlo a me, la preside Cosmia mi ha espresso il suo volere circa la gemma di corallo e l’unico mezzo per poter localizzare Arcadio e scovarlo nel suo covo nascosto, molto bene a quanto pare.." -interruppe timidamente l’altro-

Prof. Appell: "Nessuno degli incantesimi di localizzazione sono serviti a trovarlo? Né lui né Talessa?"

Prof.ssa Tressavia: "Purtroppo no ma potevamo e dovevamo aspettarcelo, di certo il grande ritorno di Arcadio non avrebbe potuto essere meno dell’ultima volta, ci dovremmo aspettare molti più alleati, non credo sia solo Lorden il suo braccio destro, deve esserci qualcun altro, seppur sia potente non può di certo fare tutto da solo.." -interruppe nuovamente il professore-

Prof. Appell: "Dalle poche parole dettemi dal preside Locui ho capito che Tamara, preside di Mizu, è alleata di Arcadio, non ho capito né le motivazioni né come e perché, saranno tra le domande che farò al preside non appena si sarà ripreso" -accennò l’altra ad un breve ed insolito sorriso, diede le spalle al professore e ritornò nella serra per continuare da dov’era stata interrotta- "L’unica domanda adesso è: dove sono finite Cosmia e Talessa?" -concluse pensando prima di allontanarsi anch’esso dalla serra ed incamminarsi verso la sua stanza, ormai stanco dato il tardo orario e con mille preoccupazioni che lo attanagliavano-.

Giunse il mattino, i ragazzi, svegliatisi da poco più che mezz’ora, continuavano a provare combinazioni di ogni tipologia sul vecchio e polveroso libro, per molte volte Spongy dovette chinare il suo capo, puntare il suo corno sulla pagina e magicamente le figure di questa si spostavano ed assumevano una posizione sempre nuova, senza dare modo ai ragazzi di capire come tutto ciò funzionasse:

Clatrina: "Sto impazzendo! C’è qualcosa che possa andare liscio in tutta questa storia? Questi maledetti segni si muovono come pare a loro, non ha il minimo senso il loro spostamento, stiamo solo perdendo tempo prezioso!.." -rimasero in silenzio a sentire lo sfogo della strega, seppur quello fosse lo sfogo di ognuno di loro-

Riccio: "Giusto per cambiare avete 5 minuti per restituire i libri che avete preso in prestito in biblioteca e vi consiglio di andarci.. Dai dormitori dista molto più di 5 minuti, se non volete incorrere in sanzioni.." -disse saggiamente il cavalluccio, richiamando l’attenzione di tutti i ragazzi, ancora perplessi in quanto non in grado di scoprire il mistero che si celasse dietro quel libro-

Lucas: "Vorrà dire che penseremo più tardi a questo stupido libro.. Corriamo!" -si alzarono in fretta e furia, raccolsero i vari libri posizionati chi sul pavimento, chi sul letto, uno sulla scrivania di Stella, li posero nei diversi zaini al fine di non essere notati da nessuno, uscirono dalla stanza e si incamminarono verso la biblioteca a passo svelto, mentre qualcuno, nella penombra, dove la luce che entrava dalle finestre non riusciva ad illuminare, in un piccolo angolo di quel corridoio, stava osservando ogni movimento dei ragazzi, nel pieno segreto del suo agire-.

Lucas e Clatrina dovettero lasciare Stella a metà strada in quanto dovevano correre a lezione, il primo addestramento con la professoressa Luana mentre la seconda a lezioni di magia nera con la professoressa Corvelia, soprattutto quest’ultimo non gli andavano a genio i ritardatari, proprio per niente. Spongy seguì il suo protetto in quanto voleva godere dinanzi alla fatica dei suoi allenamenti mentre solo Riccio continuò la strada insieme a Stella, anche per aiutarla nel trasporto dei pesanti e antichi libri. Arrivati dinanzi al grande portone della biblioteca entrarono in silenzio, il bibliotecario non era al suo solito bancone, chissà forse in giro per gli scaffali così piuttosto che aspettarlo, forse invano, decisero di iniziare a cercarlo nell’enorme stanzone. Mentre passeggiavano nel mezzo di ogni scaffale, Stella ne approfittò per ammirare la quantità industriali di libri messa a disposizione dei studenti, l’ordine con la quale essi erano stati sistemati, il delicato ma allo stesso tempo pesante legno di mogano che custodiva misteri e storia di molti secoli, gli antichi intagli sulle varie colonne che accompagnavano ogni 2 metri di libreria, furono proprio questi a catturare notevolmente l’attenzione della fata che riconobbe proprio il simbolo giapponese "Mizu", il quale già precedentemente aveva colto il suo sguardo. Velocemente posò il pesante zaino che aveva sulle spalle a terra, lo aprì, trovò il libro dove fosse riportato quello strano cerchio coi fari simboli annessi, vide che, man mano che percorrevano, lei e Riccio, il corridoio parallelo all’enorme libreria di mogano dove in ordine vi erano incisi tutti i simboli che erano riportati sul libro che Stella teneva in mano, muovendo lo sguardo da questo alla libreria e viceversa. Tutti i segni erano riportati, in un preciso ordine sulle varie colonne dell’enorme parete di libri, mentre erano di ordine sparso sul libro che Stella teneva in mano.

Stella: "Forse ho capito.." -velocemente posò il libro su di un banco che aveva lì vicino a lei, tornò al suo zaino poco distante da lei, afferrò una matita e un foglio di carta e, man mano che percorreva il corridoio, disegnava i vari simboli nell’ordine che le apparivano- "Perfetto.. Ci serve Spongy e il suo corno, finalmente inizio a capire un po’ di questa storia.." -Riccio fece cenno di approvazione con la sua testa, ripresero lo zaino, lasciarono gli altri libri da restituire sul bancone del bibliotecario insieme ad un bigliettino che recitava “Manca solo un libro ma ho ricevuto una chiamata urgente la prego di aspettare un’altra mezz’ora: GRAZIE”-.

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Chi non muore si rivede, bentornata "Libro di Habbo" "Guardians" Ep.67 Larga strada al Mistero 2595762641

Episodio precedente: https://www.habbolifeforum.com/t59676-

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Heyyy, bentornataaa!!! "Libro di Habbo" "Guardians" Ep.67 Larga strada al Mistero 1826136131
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