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Juve, colpaccio Pepe a Roma - Lazio beffata dopo gli sprechi

I bianconeri vincono all'Olimpico nella capitale grazie al sinistro vincente dell'esterno deviato nella sua porta da Scaloni all'87'. La squadra di Reja ha attaccato per 80' sprecando tanto, ma ha pagato l'espulsione di Ledesma per doppio giallo nel finale. Juve a -3 dall'Europa League e -4 dalla Champions

MILANO, 2 maggio 2011 - Il calcio è incredibile. E allora può succedere che una Juventus che si è difesa quasi ad oltranza per 80' vinca all'Olimpico contro la Lazio grazie ad un'autorete. E trovi così tre punti fondamentali, anzi di più. Perchè il sinistro di Pepe che Scaloni, entrato per un'infortunio occorso a Biava, devia nella sua porta, spiazzando Muslera significa Juve a -3 da un posto certo in Europa League e solo a -4 dalla Lazio, che resta al 4° posto. Ma che può recriminare di tutto e di più. Ha creato tanto, sprecato di più, non ha ottenuto un rigore solare, è rimasta con l'uomo in meno per una dabbenaggine di Ledesma è poi si è trovata a mani vuote dopo una prestazione indubbiamente positiva. Ci risiamo, peraltro. Era successo già la giornata prima: allora la vittoria beffarda ai suoi danni era stata firmata dall'Inter, che però perlomeno aveva mostrato fiammate di gioco. La Juve stavolta ha pescato un jolly da un mazzo con un centinaio di carte: del resto la fortuna gli aveva girato le spalle diverse volte in questa stagione, non ultima nella gara con il Catania, stavolta le ha restituito tutto con gli interessi. I bianconeri sono imbattuti da 7 partite, al di là di prestazioni modeste, i risultati adesso arrivano con continuità.

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La gioia di Simone Pepe. Ansa

LAZIO GENEROSA, MA POCO CONCRETA
— Il primo tempo è bruttino. La Lazio fa la partita, spinge, ma fatica a concretizzare la mole di gioco in occasioni. I biancocelesti sfondano sulle fasce, con Zarate che si allarga sulla sinistra e mette in croce Motta, costretto a fare i conti con la vitalità di Brocchi, ignorato da Krasic, e a destra, con Lichtsteiner che fa più il tornante che il terzino ed ha un passo diverso da Grosso. Ma l'assenza di Mauri si fa sentire, in fase di rifinitura manca qualcosa, e l'unica palla gol nitida è rappresentata da un bel sinistro di Floccari respinto di piede da un ottimo riflesso da Buffon. E la Juve? Non pervenuta. Tutta dietro, e dire che avrebbe un solo risultato per tornare in corsa per l'Europa senza contare sulle disgrazie altrui (del Palermo in Coppa Italia): vincere. E invece si limita a spezzettare il gioco della squadra di Reja. I limiti di manovra ormai sono noti e un tiraccio di Melo su assist di Del Piero ne sono lo specchio più fedele, ma dopo la beffa bruciante col Catania era quantomeno lecito aspettarsi una squadra con il sacro fuoco dentro. E invece niente. La fortuna - sotto forma di una svirgolata di Lichtsteiner - prova a dare una mano alla Vecchia Signora, ma Matri calcia su Muslera quello che era diventato il più ghiotto degli assist. All'intervallo è 0-0. Netta supremazia territoriale dei padroni di casa, ma un'occasione per parte.

OCCASIONI LAZIO — La Juve più volitiva a inizio ripresa, anche come linguaggio del corpo. Non che ci volesse molto. Ma dura poco. La Lazio cresce progressivamente. Il copione è il solito: finchè il ritmo è basso c'è equilibrio, appena la Lazio lo alza, la Juve si schiaccia all'indietro, soffrendo l'inverosimile, dietro, e non per colpa dei centrali, anzi i meno peggio. Le occasioni per la Lazio si susseguono, adesso. Un sinistro di controbalzo di Brocchi, una botta di Hernanes, non un granchè, stasera, una mancato appoggio di Zarate, a due passi da Buffon, Poi Mazzoleni non vede un rigore netto per la Lazio: evidente fallo si Chiellini in area su Floccari. L'attaccante evidenzia la caduta e non ottiene nulla. Delneri cambia Motta e Matri, qualcosa deve fare: dentro Salihamidzic e Toni. Non succede nulla. Fino a quando Ledesma si fa cacciare per doppia ammonizione: plateale il fallo su Melo che gli costa la doccia anticipata.

RIBALTONE PEPE — L'espulsione costa carissima alla Lazio. Perchè la Juve al primo affondo della ripresa passa. Azione confusa: cross per Toni, che la "sbuccia", la palla finisce a Pepe, che trova un buon diagonale, deviato da Scaloni, che beffa Muslera. La Juve - spesso beffata - stavota beffa la Lazio oltre i propri meriti. Roma e Udinese sono a -3, la distanza da un posto certo in l'Europa League, la Champions è poco più lontana, a 4 punti proprio dalla Lazio. Che deve andare a farsi benedire dopo le sconfitte brucianti con Inter e Juventus.

Re: Juve, colpaccio Pepe a Roma - Lazio beffata dopo gli sprechi

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