Mimpossibile doveva essere e missione impossibile è stata. La Sampdoria perde a San Siro contro il Milan colpita dalla reti di Seedorf, Cassano e Robinho.
Cavasin cambia in parte la Samp inserendo a sorpresa Koman e Laczko, l’idea del tecnico blucerchiato è quella di chiudersi a riccio non lasciando spazio agli avanti rossoneri. I suoi uomini in campo svolgono il compito alla grande per i primi venti minuti. Al 20’ Seedorf apre la cassaforte blucerchiata con una punizone chirurgica su cui Curci appare colpevole. Le cose si fanno difficili, per l’ennesima volta in questa stagione, ma la Samp non riesce a reagire, troppo forte il Milan, troppa la paura nella testa dei blucerchiati. Tutto il primo tempo è un monologo rossonero fatto di possesso palla, stucchevole e poco efficace dalle parti di Curci, che addormenta la partita e gli ospiti. Unico squillo di tromba l’entrata in campo di Cassano al posto del’inforunato Pato al 41’.
Nella ripresa il Milan entra subito con la voglia matta di chiudere la gara e passeggia sulle ceneri della Samp. In sette minuti arrivano le due reti, una di Cassano su rigore e quella successiva di Robinho che completano l’opera milanista. Samp al tappeto e Milan che può divertirsi con i suoi campioni. Cassano ha sui piedi la palla del 4-0 per ben due volte ma grazie i suoi ex compagni, il fischio finale dell'arbitro Celi ha il sapore della fine di un'agonia.
Per la Samp arriva la nona partita senza vittorie, il Parma nel frattempo batte l’Inter e mette ancora più in pericolo i blucerchiati. Domani sera la squadra di Cavasin potrebbe per la prima volta in campionato scendere al terz’ultimo posto che a fine campionato significherebbe Serie B.