La mozzarella di bufala della Valle dell'Amaseno viene preparata esclusivamente con latte crudo
Chi lo dice che una buona mozzarella di bufala è solo campana? Anche il Basso Lazio produce un latticino dalla qualità invidiabile. Un’offerta che sta diventando sempre più strutturata anche grazie ai consorzi di imprenditori che puntano sull’eccellenza gastronomica e sulla promozione turistica.
La Valle dell’Amaseno (nel Frusinate), costellata di caseifici e ristoranti, è un esempio di questa nuova filosofia che associa i buoni sapori e l’ospitalità, la produzione (nel rispetto dell’ambiente e degli animali) e la salute dei consumatori.
Un luogo incontaminato dove vengono allevate 14.000 bufale che producono quotidianamente 2.000 chilogrammi di latte e un potenziale di 10.000 chilogrammi di mozzarelle. Soltanto una parte del latte però viene lavorato dalle imprese locali, mentre il rimanente è destinato ai caseifici casertani. Ancora poche le aziende di trasformazione sul territorio. La mozzarella di bufala è tutelata dal CAB - Consorzio Allevatori Bufalini della Valle dell'Amaseno.
La mozzarella di latte di bufala differisce da quella bovina soprattutto per il contenuto di proteine e grassi e risulta così più gustosa e saporita. Quella della valle dell’Amaseno viene prodotta esclusivamente con latte crudo, non pastorizzato. Si può dunque gustare in tutta la sua genuinità. La mozzarella è ricca di proteine, sali minerali, ferro, e vitamine, in particolare quelle del gruppo B.
La Strada della Bufala è la realizzazione di un itinerario sulla filiera bufalina, il cui fine è sostenere e valorizzare le eccellenze agroalimentari, rurali e paesaggistiche dell’area geografica della Ciociaria e dell’Agro Pontino, unitamente alle sue ricchezze storiche e culturali.
Ogni estate ad Amaseno si organizza la tradizionale Festa della mozzarella di bufala e dell'agricoltura, dedicata al prodotto principe della Valle e a tutti i suoi derivati. Durante la manifestazione è possibile visitare i caseifici e allevamenti di zona per conoscere le fasi della lavorazione di questi prodotti e degustare le bontà casearie direttamente nei luoghi dove vengono realizzate.
Chi lo dice che una buona mozzarella di bufala è solo campana? Anche il Basso Lazio produce un latticino dalla qualità invidiabile. Un’offerta che sta diventando sempre più strutturata anche grazie ai consorzi di imprenditori che puntano sull’eccellenza gastronomica e sulla promozione turistica.
La Valle dell’Amaseno (nel Frusinate), costellata di caseifici e ristoranti, è un esempio di questa nuova filosofia che associa i buoni sapori e l’ospitalità, la produzione (nel rispetto dell’ambiente e degli animali) e la salute dei consumatori.
Un luogo incontaminato dove vengono allevate 14.000 bufale che producono quotidianamente 2.000 chilogrammi di latte e un potenziale di 10.000 chilogrammi di mozzarelle. Soltanto una parte del latte però viene lavorato dalle imprese locali, mentre il rimanente è destinato ai caseifici casertani. Ancora poche le aziende di trasformazione sul territorio. La mozzarella di bufala è tutelata dal CAB - Consorzio Allevatori Bufalini della Valle dell'Amaseno.
La mozzarella di latte di bufala differisce da quella bovina soprattutto per il contenuto di proteine e grassi e risulta così più gustosa e saporita. Quella della valle dell’Amaseno viene prodotta esclusivamente con latte crudo, non pastorizzato. Si può dunque gustare in tutta la sua genuinità. La mozzarella è ricca di proteine, sali minerali, ferro, e vitamine, in particolare quelle del gruppo B.
La Strada della Bufala è la realizzazione di un itinerario sulla filiera bufalina, il cui fine è sostenere e valorizzare le eccellenze agroalimentari, rurali e paesaggistiche dell’area geografica della Ciociaria e dell’Agro Pontino, unitamente alle sue ricchezze storiche e culturali.
Ogni estate ad Amaseno si organizza la tradizionale Festa della mozzarella di bufala e dell'agricoltura, dedicata al prodotto principe della Valle e a tutti i suoi derivati. Durante la manifestazione è possibile visitare i caseifici e allevamenti di zona per conoscere le fasi della lavorazione di questi prodotti e degustare le bontà casearie direttamente nei luoghi dove vengono realizzate.