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Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

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Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Il primo pensiero è per i gemelli: “Felici che stiano bene” Ora si rivolgeranno alla Corte europea dei diritti umani

Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo” UY3RGQJV6536-U10302419667956CEF-U10302422211789RXG-603x735@LaStampa-NAZIONALE-kdYD-U10302422211789RXG-640x320@LaStampa.it
ROMA
Il primo pensiero è ai gemelli: «Siamo felici che siano nati e che stiano bene». Il secondo alla sconfitta subita con il rigetto del loro ricorso d’urgenza da parte del giudice civile Silvia Albano: «Abbiamo perso questa partita, ma non ci arrendiamo. Insieme al nostro avvocato andremo avanti e siamo disposti a ricorrere alla Corte Europea».

La fine delle aspettative, ma non delle speranze, della coppia genetica dei gemelli nati lo scorso 3 agosto, porta la firma del giudice Silvia Albano.
Nella sua ordinanza di 16 pagine «rigetta il ricorso», presentato in seguito allo scambio di embrioni all’ospedale Pertini.
I motivi della decisione sono sostanzialmente legati, per la madre naturale, al parto e per il padre «in costanza di matrimonio», all’aver già iscritto i gemelli all’anagrafe come figli suoi.  

Non solo, il giudice è talmente convinto che i bimbi, un maschio e una femmina, appartengano alla coppia gestante da «non rinvenire motivi per sollevare questioni di costituzionalità delle norme della filiazione». In altre parole il magistrato non ritiene neppure possibile il ricorso alla Consulta, che finora era stata ritenuta l’unica alternativa per il riconoscimento della paternità da parte del padre genetico.
Per la legge, dunque, la coppia gestante ha tutti i diritti sui gemelli a causa «dell’interesse dei minori al mantenimento di tale legame, soprattutto alla luce del fatto che i bambini sono già nati e nei loro primi giorni di vita deve ritenersi che abbiano già instaurato un significativo rapporto affettivo con entrambi i genitori e sono già stati inseriti in una famiglia», Sembra, inoltre, preclusa anche l’eventualità di una sorta di famiglia allargata, ritenendo fondamentale solo quella dove sono nati i due gemelli. Scrive infatti Silvia Albano: «Il diritto alla personalità costituito dal diritto all’identità appare sempre più sganciato dalla verità genetica della procreazione e sempre più legato al mondo degli affetti e al vissuto della persona cresciuta e accolta all’interno di una famiglia».
Il giudice ribadisce che «ci si trova di fronte ad un’eterologa da errore, o una surroga materna da errore, ma il nostro ordinamento prevede che la maternità è provata dal parto».

Al magistrato è tuttavia chiara la disperazione umana, psicologica, sociale vissuta dalla coppia genetica tanto da sottolineare «il dramma dei genitori che si erano rivolti all’ospedale per trovare soddisfazione al loro diritto di procreazione e a formare una famiglia». Dramma che però potrà «trovare soddisfazione solo attraverso una tutela risarcitoria. Sussistono gravi motivi in considerazione dell’assoluta novità e della natura controversa delle questioni trattate, per dichiarare le spese di lite integralmente compensate fra tutte le parti».

Ma l’avvocato Iacopo Paoletti, che assiste la coppia genetica, non si dà per vinto. «Leggeremo con attenzione l’ordinanza del giudice e siamo già pronti ad altre azioni legali». La prima, entro 10 giorni, sarà quella della replica al rigetto del giudice e poi «avvieremo una causa alla Corte europea in violazione dell’articolo 8 sulle interferenze dello Stato nel diritto di famiglia».

Resta inoltre aperto lo spinoso capitolo del risarcimento milionario che sarà richiesto all’ospedale Pertini. Su questo aspetto l’avvocato Paoletti non si sbilancia: «Il nostro obiettivo prioritario è ristabilire la verità, perché i gemelli assomiglieranno in tutto e per tutto ai loro genitori genetici. Sono loro i veri mamma e papà. Ed è questo che vorremmo dimostrare».

Sulla questione del rimborso milionario interviene, interpellato dai cronisti all’uscita del Tribunale civile, il direttore generale dell’Asl del Pertini. «Siamo enormemente dispiaciuti per l’errore, ma per fortuna degli ospedali esistono le assicurazioni».

Quanto alla presentazione del ricorso d’urgenza resta l’amarezza sui tempi in cui è maturato. La sconvolgente vicenda è infatti nota pubblicamente da aprile, eppure l’intervento al giudice è stato sollecitato neppure due settimane fa.

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Vedremo come finirà..

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Vedremo..

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Staremo a vedere

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Uhm, vedremo Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo” 3260680847

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Gaeta25 ha scritto:
Uhm, vedremo Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo” 3260680847

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Vedremo..

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Vedremo

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Vedremo

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Staremo a vedere... :sisi:

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

gemelli diversi. Ma comunque staremo a vedere cosa accadrà

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

mi gicoo 50 euro che la maggior parte di voi ha scritto vedremo senza leggere°-°

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

-M@nu ha scritto:
mi gicoo 50 euro che la maggior parte di voi ha scritto vedremo senza leggere°-°

Perchè tu hai letto sapientone ? zitto zitto

Re: Il giudice respinge il ricorso “Ma non ci arrenderemo”

Andrea. ha scritto:
Vedremo
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