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Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto C'è stata anche una sparatoria e due persone sono rimaste ferite a Gallarate

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Un commando armato poco dopo le 15 ha assaltato un furgone della polizia penitenziaria a Gallarate (Varese), in via Milano, vicino al Tribunale e ha liberato un detenuto. Secondo le prime informazioni sono stati esplosi alcuni colpi di pistola e due persone sono rimaste ferite. La persona fuggita, secondo le prime informazioni un albanese, era detenuta nel carcere di Busto Arsizio.
L'uomo e' stato liberato vicino al Tribunale dove era in programma una udienza. Le due persone ferite, secondo i soccorritori del 118 non sarebbero gravi.


Ultima modifica di kaselli il Sab 8 Feb 2014 - 18:42 - modificato 2 volte. (Motivazione : Cambio immagine)

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

spero lo trovino

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

Secondo me è gravissimo che un detenuto riesca ad evadere dal carcere... sono episodi da non sottovalutare. E' la seconda volta in pochi giorni..  Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto 294855916 

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

gasp D:si saranno creduti di essere a GTA 5 :O

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

Aggiornamento:


L'EVASORE E' DOMENICO CUTRI


Domenico Cutrì, evaso a Gallarate, scontava una pena all'ergastolo per omicidio. L'uomo era stato condannato in appello per l'uccisione di Luckasz Kobrzeniecki, un polacco di 22 anni freddato a colpi di pistola nel 2006 a Trecate (Novara). Cutrì, secondo le accuse, era al volante dell'auto da cui partirono gli spari che la notte del 15 giugno di otto anni fa uccisero la vittima. Arrestato tre anni dopo, si è sempre professato innocente. La condanna in primo grado nel luglio 2011. Cutrì, sempre secondo l'accusa, fece eliminare Kobrzeniecki perché riteneva che avesse fatto delle avances alla sua fidanzata. A compiere materialmente l'omicidio Manuel Martelli, condannato nell'ottobre 2012 a 16 anni di carcere con il rito abbreviato. Tre anni per lo stesso omicidio a Luca Greco, imputato di favoreggiamento (avrebbe intralciato le indagini e fornito un alibi fasullo a Cutrì). Nel processo d'appello a favore di Cutrì, difeso dall'avvocato Giulia Bongiorno, testimoniò una donna di origini calabresi, sostenendo che all'ora del delitto avevano avuto un appuntamento galante nell'abitazione di Cutrì. Una versione emersa soltanto a distanza di anni, perché la donna temeva che il marito potesse scoprire quella relazione clandestina. L'alibi, però, non convinse il procuratore generale di Torino Vittorio Corsi, che dispose ulteriori accertamenti. A smontarlo le testimonianze del titolare e del portiere di un albergo di Vittuone (Milano), dove l'uomo si trovava realmente come hanno poi confermato anche i registri dell'hotel.
Nell'assalto del commando hanno subito lievi ferite due agenti di polizia, che ora sono ricoverati per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Gallarate. C'è stata una sparatoria ma, secondo le ricostruzioni, le ferite non sono provocate da colpi d'arma da fuoco. Infatti gli assalitori hanno aggredito gli agenti mentre stavano per uscire dal Tribunale di Gallarate, favorendo la fuga del complice. Uno dei due agenti, spinto dalle scale ha riportato un trauma cranico. L'altro ha dei problemi agli occhi perchè i malviventi hanno usato uno spray urticante.
Sono quattro le persone che hanno partecipato all'assalto


La polizia ha diramato le caratteristiche dell'auto usata per la fuga dai banditi: una C3 di colore nero targata EM 197 ZE.



Fonte: Ansa

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

robe da pazzi....

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

Mamma mia... 

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

cavoli

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

Lo hanno trovato pochi giorni fa .. per fortuna

Re: Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto

,Floricienta ha scritto:
Lo hanno trovato pochi giorni fa .. per fortuna


Era il fratello.. l'hanno trovato oggi! Assalto a furgone polizia e sparatoria, evade detenuto 1765539963

I Carabinieri hanno posto fine all'evasione di Domenico Cutrì, l'ergastolano fuggito dal tribunale di Gallarate (Varese) dopo una sanguinosa sparatoria in cui ha perso la vita il fratello Antonino. Cutrì sarebbe stato catturato non distante da Inveruno, nell'Alto milanese, dove risiede la sua famiglia.
Domenico Cutrì, 32 anni, era stato condannato in appello all'ergastolo come mandante dell'omicidio di un polacco che aveva insidiato la sua fidanzata. Era evaso lunedì scorso, intorno alle 15, quando un gruppo armato era entrato in azione davanti al tribunale di Gallarate dove l'ergastolano doveva sostenere un processo per truffa.
Del commando facevano parte, secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dal pm di Busto Arsizio, Raffaella Zappatini, i suoi fratelli Antonino, 30 anni, ucciso nel conflitto a fuoco con gli agenti della Polizia penitenziaria, e Daniele, 23 anni, fermato due giorni fa. Altri quattro componenti del commando erano stati fermati a Cellio (Vercelli) dove era stato allestito un covo e un quarto a Napoli.
In carcere si trova anche la compagna di Antonino Cutrì, Carlotta Di Lauro, accusata di aver fornito supporto logistico all'evasione. Si è fatta trovare ieri sera in casa dei genitori dopo tre giorni in cui era stata irreperibile con il figlio di cinque anni avuto da una precedente relazione.
L'ergostolano Domenico Cutrì stava dormendo quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel covo, un appartamento disabitato all'interno di una palazzina in ristrutturazione a Inveruno (Milano). 
Ad entrare in azione per catturare Domenico Cutrì e l'uomo che si trovava con lui sono state le teste di cuoio dei carabinieri del Gis (Gruppo intervento speciale). A individuare il covo erano invece state le indagini dei carabinieri di Varese, Milano e del Ros (Raggruppamento operativo speciale). La pistola 375 magnum che Mimmo Cutrì aveva con sè aveva il colpo in canna, ma gli investigatori lo hanno sorpreso nel sonno e non è stato in grado di usarla.
Il padre, non è il momento, non voglio dire nulla - "Non è il momento, non voglio dire nulla...". Il padre di Domenico Cutrì preferisce non rilasciare commenti ai giornalisti dopo l'arresto del figlio Domenico, evaso lunedì scorso. Le tapparelle dell'appartamento in una palazzina in via Leopardi a Inveruno, dove vive la famiglia, a non molta distanza dal covo dell'evaso, restano chiuse. Tra i vicini di casa in pochi hanno voglia di parlare.

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