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L'ultima sgommata su PS3

Il canto del cigno di Polyphony Digital con l'ultimo simulatore di guida su PS3.

Nonostante l’avvento degli hardware di nuova generazione lanciati da Microsoft e Sony, continua la pioggia di titoli riservati alle "vecchie" console, ormai sulla via del tramonto. Soprattutto Sony sembra aver investito su diverse esclusive che vanno a costituire il canto del cigno di PlayStation 3. Non poteva mancare, infatti, uno dei marchi di fabbrica della console nipponica, che ha visto nel franchise Gran Turismo di Polyphony Digital un partner imprescindibile per il successo della console, sin dal suo debutto. Negli ultimi anni, però, il titolo è passato dall’essere un caposaldo per il genere a doversi scontrare con le critiche agguerrite dei fan, che poco avevano gradito il quinto capitolo della saga automobilistica, reo di aver subito molteplici ritardi e rinvii, fino a una release approssimativa e affatto esente da problemi. I ragazzi di Polyphony Digital saranno riusciti a tagliare il traguardo sulla passata generazione o saranno finiti nel ghiaione a bordo pista?

UN TAGLIO (NON) NETTO COL PASSATO

I progressi presenti nel nuovo Gran Turismo 6 appaiono evidenti da subito, ancor prima di “entrare in auto”. La nuova interfaccia menu è infatti molto più essenziale, se vogliamo intuitiva e priva dei tediosi caricamenti nelle varie sottosezioni che avevano afflitto Gran Turismo 5, esasperando anche i più accaniti sostenitori della serie. Scorrendo con i dorsali L1 e R1 del DualShock 3 potremo scorrere nelle varie diramazioni, dal garage fino alle modalità per giocatore singolo o multiplayer a schermo condiviso, il concessionario oppure la nuova Vision Gran Turismo, una sezione interamente dedicata alla personalizzazione dell’estetica e delle prestazioni dei nostri bolidi, o ancora degli eventi speciali.

L'ultima sgommata su PS3 Gran-t10

Tutto molto intuitivo e funzionale, dunque. Ma se Polyphony ha dato dimostrazione di saper limare dei difetti presenti nei titoli precedenti, non possiamo dire lo stesso di altri elementi di GT6. È bene dirlo subito: sono presenti ancora una volta evidenti differenze tra auto Standard e Premium, e sebbene la mole di contenuti sia effettivamente impressionante, un compromesso di tale natura non può che far storcere il naso e va a minare in maniera decisiva sulla qualità finale del titolo. Le auto Standard non hanno infatti nessun tipo di interni, rendendo dunque la visuale abitacolo, vero cuore dell’intera esperienza simulativa (o presunta tale), praticamente inutilizzabile. Rispetto al passato è invece presente qualche differenza, in positivo, nei modelli poligonali: almeno in questo senso il divario si è molto assottigliato, anche se la cura riposta nei modelli Premium svetta ancora il tutto suo splendore. La parziale attenuante è, come anticipato, la notevole mole di contenuti: più di 1200 auto disponibili e 40 location diverse per un totale di circa 100 layout possibili, che vedono new entry come Mount Panorama, Silverstone o Brands Hatch affiancate ai tracciati classici della serie, come il sempreverde Trial Mountain, il suggestivo Grand Valley Speedway e Apricot Hill.

Se il lavoro svolto da Polyphony risulta eccellente sotto questo profilo, per quanto riguarda le auto presenti avremmo qualcosa da dire: oltre all’assenza di alcuni modelli di punta di Ferrari che ci saremmo aspettati, è francamente incomprensibile la ridondanza di alcuni modelli. Decisamente inutile trovare decine di differenti versioni della Mazda RX-7, talvolta con differenze davvero di poco conto, quando mancano vetture molto più celebri e francamente divertenti da guidare. Per fortuna, la delusione viene smorzata parzialmente dalla comparsa della modalità GT Vision, vero fiore all’occhiello di Gran Turismo 6 e una delle feature più attese dai fan. Polyphony Digital ha infatti invitato i principali costruttori del mondo a realizzare delle concept car esclusive da inserire all’interno del titolo. Saranno, in tutto, qualche decina, anche se a oggi solo il gioiellino di Mercedes (la AMG Vision GT) è disponibile. Un’iniziativa lodevole e accattivante, che risulta però essere sfruttata solo in parte: i modelli in questione sono considerati Standard e sono pertanto privi di qualsivoglia interno. Grandissima la delusione, una volta ricevuta in regalo la concept car dei nostri sogni, ritrovarci in-game con un cruscotto completamente nero. Un vero peccato.

Ottima come sempre la modalità Carriera, vero fulcro dell’esperienza del brand Gran Turismo e ovviamente principale attrazione di questo sesto capitolo, che conserva la propria formula ormai collaudata e vincente. Parteciperete a una serie di eventi di difficoltà e prestigio crescente, con la necessità di acquisire nel corso della vostra carriera da pilota le diverse patenti necessarie alla partecipazione agli eventi. Saranno inoltre presenti eventi speciali ai quali si potrà accedere dopo aver completato determinate competizioni. Niente di rivoluzionario, ma la formula proposta è come sempre, efficace e divertente.

Vediamo ora il Trailer:


ALLACCIATE LE CINTURE

Senza troppi preamboli, ci buttiamo in quello che sicuramente è l’aspetto più importante di un titolo che si propone, da slogan, come un vero simulatore di guida. Le sensazioni però, sin da subito, ci sono sembrate ben diverse: il modello di guida è infatti fin troppo permissivo, offrendo un elevatissimo livello di aderenza, soprattutto in curva e permettendo una velocità di percorrenza molto elevata anche alla guida di automobili piuttosto ordinarie. Anche la risposta all’accelerazione è sembrata molto fluida, rendendo abbastanza facile l’erogazione della potenza anche senza nessun aiuto elettronico. Le cose cambiano un po' con vetture di potenza maggiore: naturalmente gestire gli oltre 700 cavalli di una Pagani Huayra sarà più complicato che muovere i 200 della Toyota FT-86, ma le sensazioni del modello di guida rimangono troppo simili, con auto che sembrano essere molto leggere e fin troppo reattive. Dal punto di vista dell’HUD, Polyphony ha optato per la continuità: ritroveremo la mappa, il contagiri con tachimetro digitale e un abbozzo di telemetria, che ci permetterà di capire come e quanto stiamo accelerando/frenando/sterzando. Presente inoltre un indicatore per la temperatura e il consumo delle gomme, il carburante, e per le vetture sovralimentate tramite turbo, anche l’indicatore per la turbina.

Anche nella nostra prova con volante e pedaliera le cose non sono cambiate, nonostante l’utilizzo di un set di periferiche hi-end (la nostra postazione è composta da un volante Fanatec CSR-Elite, con una pedaliera Clubsport e il CSR Shifter Set). L'apporto del Force Feedback, nonostante le impostazioni massime, si è rivelato troppo leggero, non riuscendo a trasmettere le giuste sensazioni per "sentire" la macchina scorrere sull’asfalto. Se non utilizzerete uno dei volanti riconosciuti, inoltre, sarà poco intuitivo riuscire a selezionare la mappatura dei tasti che preferite. Niente di insormontabile, ma ci sarebbe piaciuta un’interfaccia in grado di offrire maggiore personalizzazione. Ottimo invece il sistema di cambio manuale con frizione: in presenza di un cambio a H, infatti, sarà necessario come in una normale automobile abbassare il pedale della frizione per innestare correttamente la marcia desiderata, salvo ritrovarsi inesorabilmente in folle. Sembra scontato, ma vista la difficoltà nell’implementare questa feature anche nei simulatori più avanzati, la precisazione ci è sembrata quantomeno doverosa.

Fonte: VideoGame.it

Re: L'ultima sgommata su PS3

Bello! L'ultima sgommata su PS3 1765539963

Re: L'ultima sgommata su PS3

Nico-Idv ha scritto:
Bello! L'ultima sgommata su PS3 1765539963

Re: L'ultima sgommata su PS3

Bello!

Re: L'ultima sgommata su PS3

carino

Re: L'ultima sgommata su PS3

Non adoro i giochi di macchina
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