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Parisse, 38 da capitano "In Irlanda per vincere"

Milano, 24 febbraio 2012

Parisse, 38 da capitano "In Irlanda per vincere" Gara--300x145
Ronan O'Gara partirà dalla panchina.

A 28 anni il numero 8 azzurro batte il record di Giovanelli e Bortolami: "Vogliamo avere l'ovale in mano". Tra gli avversari non ci sarà O'Gara, uomo simbolo della squadra di Declan Kidney.
Una visita veloce all’Aviva Stadium, avveniristico stadio nel cuore di Dublino che ha preso il posto dello storico Lansdowne Road, come antipasto alla sfida di domani contro l’Irlanda (ore 13.30 locali, 14.30 in Italia). Una vigilia particolare per Sergio Parisse che guiderà per la trentottesima volta gli Azzurri in un test-match dopo aver indossato i gradi di capitano dell’Italia per la prima volta, nel 2008 proprio nella capitale irlandese: “E’ un grande onore e un importante traguardo personale – ha detto stamane Parisse – ma a essere sincero sono concentrato soprattutto sulla partita di domani. Vogliamo confermare quanto di buono fatto nelle prime due giornate del torneo e trovare regolarità nella nostra performance. Sarà una gara molto dura, vogliamo fare una grande partita”.

FIDUCIA PARISSE — Il 2 ottobre scorso, nell’ultimo scontro diretto tra le due formazioni, l’Irlanda superò gli Azzurri per 36-6 a Dunedin eliminandoli così dal Mondiale neozelandese: “Sicuramente c’è ancora un poco di amarezza per quella partita, ma non ci pensiamo. Abbiamo l’opportunità di mettere l’Irlanda di fronte a un nuovo test impegnativo, io ho tanta fiducia nel lavoro che abbiamo svolto in settimana” ha dichiarato il 28enne terza linea dello Stade Français, dal 2002 stabilmente nel giro azzurro. “Abbiamo metabolizzato anche la sconfitta contro l’Inghilterra – ha concluso Parisse – e ora il focus è tutto su domani. La sconfitta dell’Olimpico appartiene al passato, domani sarà un’altra storia, un’altra partita. Vogliamo giocare un rugby simile a quello mostrato a Parigi contro i francesi, tenere il possesso del pallone. Crediamo nelle nostre possibilità e domani vogliamo fare risultato".

O COME IRLANDA — Gli irlandesi li riconosci anche da quella O. Più un’esclamazione che una congiunzione. E un perfetto ovale. O’Driscoll, O’Connell, O’Callaghan, O’Brien, O’Mahony. E O’Gara. Così irlandese che è nato a Sacramento (e non a San Diego, come scritto su Wikipedia), negli Stati Uniti. Solo di passaggio: i suoi genitori - papà Fergal, microbiologo, e mamma Joan, insegnante - si erano trasferiti là dopo l’università, per qualche anno. Poi di nuovo Irlanda: nella Central Avenue di Bishopstown, alla periferia sud di Cork, in un quartiere borghese. Ronan aveva sei mesi. Da piccolo prendeva lezioni di pianoforte e di dizione, lui preferiva stare sulla strada giocando con la palla o pedalando su una bmx Mongoose, sellino stretto, roba di importazione. Tennis ("Bastava tirare una corda in mezzo alla strada per sentirsi come a Wimbledon"), più football gaelico che hurling, calcio ("A centrocampo, sulla destra. Ero così piccolo che facevo fatica a calciare il pallone"). E poi rugby, inevitabile, con un padre che aveva giocato ala con l’Ucg Connacht e con il Sunday’s Well, e che poi ha allenato le giovanili del Cork Constitution.

IL SIMBOLO O'GARA — "Il mio primo ricordo ovale è mio padre che fa un up-and-under nel cortile e una trentina di bambini si azzuffano per catturare il pallone". Aveva solo 12 anni, Ronan, quando attraversò la Manica e giunse in Francia: "Macchina e traghetto, ristoranti e Coca-Cola, e poi un torneo che abbiamo vinto. La maglia del Cork Con (abbreviazione di Constitution, n.d.r.) era bianca, ma quella volta giocammo in nero. E ci sembrò di essere gli All Blacks". Fisico normale (1,83 per 83 chili), laurea in Economia e Master in Business Economics (ma da studente scaricava cassette di frutta e verdura in un supermercato), sposato con Jess e padre di tre figli, ROG (come viene chiamato in fretta unendo le tre iniziali: Ronan O’Gara) è un numero 10 classico: fortissimo al piede, sia nel guadagnare spazi e territori, sia nel piazzare o nel droppare, ma abile anche a valorizzare una linea dei trequarti con tanto di Brian O’Driscoll.

Re: Parisse, 38 da capitano "In Irlanda per vincere"

ok xD
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