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Un viaggio nell' aldilà #1

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mastomax
Jet
-brivido-
Simone
,Floricienta
sedimitik
10 partecipanti

Un viaggio nell' aldilà #1

Promemoria primo messaggio :

Dato che non avevo abbastanza materiale per la vecchia serie oggi ne creo una nuova serie sempre (meno) divertente come quella di prima.




-Giornalista:Oggi siamo nell' aldilà ad intervistare un famoso psichiatra del '900, oggi intervisteremo alzheimer.
-Alois Alzheimer: Grazie,Grazie Un viaggio nell' aldilà #1 - Pagina 2 126469808 sono felice di essere qua.
-G: Cosa ci racconta della sua vita?
-AA: Figlio di seconde nozze di Eduard, notaio regio, e Therese Busch[1]. Vive la fanciullezza spensieratamente; dal 1870 al 1874 frequenta la scuola cattolica di Marktbreit, ma suo padre non vede in questa città la possibilità di una istruzione scolastica soddisfacente. A 10 anni si trasferisce ad Aschaffenburg, alloggia in un ostello per stranieri e nel 1874 frequenta il ginnasio umanistico del luogo. Nel frattempo, fino al 1874, nascono 5 fratelli di Alois, 2 femmine e 3 maschi. Nel 1878 tutto il resto della famiglia si trasferisce ad Aschaffenburg. Nel 1882 muore Therese, la madre; suo padre si sposa in terze nozze con Marta Katharina Maria Geiger, la quale gli dà l’ultima bambina. Il 14 luglio 1883 Alois supera l’esame di maturità.[2]

Studi Universitari[modifica | modifica wikitesto]
Durante la sua carriera scolastica, dimostra particolare propensione per le materie scientifiche, e dopo il diploma decide di intraprendere gli studi per la professione medica che fino ad allora nessuno dei suoi antenati aveva scelto. Decide, su consiglio del padre, di studiare medicina a Berlino, considerata la “Mecca della Medicina”, dove si trova Rudolf Virchow. Nel semestre invernale 1883/1884 inizia i suoi studi nella Regia Università Federico Guglielmo di Berlino. Nell’estate del 1884 si immatricola alla facoltà di medicina di Würzburg, dove svolge più attività sociali che accademiche. Nel 1885 supera facilmente il Physicum, l’esame preliminare di medicina. Nel successivo semestre invernale inizia il vero studio della medicina: si iscrive alle lezioni di patologia generale e al corso clinico sulle intossicazioni. Frequenta, nel semestre invernale 1886/1887, l’università Eberhard – Karl di Tubinga. Nel 1887, a soli ventitré anni, dopo la sua dissertazione su “Le ghiandole del cerume”, frutto di un lavoro sperimentale svolto sotto la supervisione del grande Rudolf Albert von Kölliker, è proclamato dottore in medicina; l’anno successivo supera l’esame di stato a Würzburg, con giudizio di “ottimo”, e gli viene data l’abilitazione di medico per il territorio dell’Impero tedesco.[3]


Tomba di Alois Alzheimer a Francoforte
Primi passi nel mondo lavorativo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1888 il giovane Alois accetta un posto da medico assistente per la Clinica Psichiatrica Irrenanstalt di Francoforte sul Meno, il suo capo è il grande Emil Sioli, il più famoso psichiatra di lingua tedesca dell'epoca, e Franz Nissl è il suo fidato collega. I tre sono in condizione di trasformare la clinica in un ospedale psichiatrico con caratteristiche di sanatorio: introducono il principio di non restraint. Oltre l’impiego di questo metodo, della terapia del colloquio, l’altro grande contributo è la ricerca delle cause organiche delle malattie della mente. Per il giovane Alois la collaborazione con Nissl è una vera fortuna, essi sono i fondatori della istopatologia della corteccia cerebrale. Agli inizi del secolo il nome di Alois Alzheimer assume notorietà per le sue pubblicazioni sull'aterosclerosi cerebrale. Nel 1894 sposa Cecilie Geinsenheimer, uno dei testimoni è il suo grande amico Franz Nissl[4]. Nel 1895 viene al mondo la figlia Gertrude, l’anno successivo nasce Hans.[5]

I suoi studi[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1896 scrive Un criminale nato nell’Archivio di psichiatria e malattie nervose, in questa pubblicazione descrive il caso di Oskar M. che presenta un disturbo mentale degenerativo ereditario, vede la sua perversione sessuale nella forma di feticismo come sintomo più appariscente di questa malattia. Oltre alle sue numerose pubblicazioni fa delle relazioni nei più importanti congressi. Nel 1896 partecipa, con una conferenza su La diffusione anatomica dei processi degenerativi sulla paralisi, all’Assemblea degli studiosi di scienze naturali di Francoforte. Sempre nello stesso anno fa una relazione su cinque casi di forte arteriosclerosi. Nel 1897, invece, durante un meeting di neurologi e psichiatri tedeschi, si occupa del delirium acutum, si tratta di uno stato confusionale, di estrema gravità, con esordio improvviso, di cui non è possibile conoscere la causa. L'anno successivo pubblica “Contributi per l’anatomia patologica della corteccia cerebrale e per la base anatomica di una psicosi“ nel Mensile di neurologia e psichiatria. Nel 1898 pubblica i suoi studi nel Mensile di neurologia e psichiatria “un contributo per l’anatomia patologica dell’epilessia”.[6]

Nello stesso anno pubblica molto sulla demenza senile. Pubblica in collaborazione con Franz Nissl Studi Istologici e Istopatologici della Corteccia Cerebrale. Nel tempo Alzheimer pubblica numerosi articoli riguardanti le condizioni e le patologie del cervello.[7]

Anni del successo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1901 nel suo ambiente professionale le cose iniziano a migliorare, la clinica per dementi ed epilettici viene ampliata. Ma questo, per lui, è anche un anno tragico: muore la moglie[8]. Lascia il servizio a Francoforte e inizia a lavorare, solo per qualche mese, nel laboratorio di Heidelberg, dove già Nissl lavorava, poi si trasferirà a Monaco di Baviera, dove entra in servizio della clinica di Emil Kraepelin. Qui avrebbe avuto a disposizione molti locali per la sperimentazione e anche strumenti per le sue ricerche di patologia cerebrale ed istopatologia. Nel 1903 presenta all’Università Luigi Massimiliano di Monaco la sua dissertazione per l’abilitazione alla libera docenza; il 10 agosto 1904 Alzheimer viene nominato libero docente per decreto ministeriale. Il 25 ottobre 1906 diviene primario dirigente presso Kraepelin, tiene, inoltre, lezioni di psichiatria.[9]

Il caso Augusta D.[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Auguste Deter.
Ma il caso sicuramente più importante nella carriera di Alzheimer è quello della signora Augusta D., che arriva alla clinica il 26 novembre 1901. Subito, Alzheimer si accorge che la donna ha qualcosa di anomalo[10]. Augusta D. ha circa 50 anni, ed è moglie di un impiegato delle ferrovie. Presenta disorientamento e allucinazioni, perdita di memoria e, soprattutto vistose ossessioni di gelosia verso il marito. Dal punto di vista fisico non presenta alcun tipo di anomalie se non un'insufficienza di peso, le pupille reagiscono bene e sono presenti i riflessi patellari[11]. È anche violenta con gli altri ricoverati della clinica, così viene isolata, è perplessa e paurosa ad ogni visita dell'illustre dottore[12]. Alzheimer si rende subito conto che questa paziente rappresenta un caso fondamentale per la scienza, tanto da ordinare di farle molte foto per documentare al meglio il decorso. Alzheimer prescrive bagni caldi e diete per alleviare agitazione ed insonnia; ma in taluni casi risultano di fondamentale importanza i sonniferi. Augusta D. grida e picchia non appena la si vuole visitare; la sua agitazione si manifesta nel vagare costantemente, nell'agire a casaccio e, soprattutto, nel lamentarsi. Si riscontrano, inoltre, difficoltà nel trovare termini tecnici, disturbi della scrittura. Augusta D. muore l'8 aprile 1906: dall'autopsia, Alzheimer nota come il cervello sia uniformemente atrofico senza macroscopici focolai; i vasi cerebrali più grandi presentano alterazioni arteriosclerotiche, alterazioni delle fibrille nervose. Ciò viene riferito nel 1907, durante il Congresso Psichiatrico di Tubinga, e viene accolto in maniera scettica: nessuno presenta osservazioni o chiede chiarimenti.

Gli studi successivi, condotti dallo stesso Alzheimer e dai suoi collaboratori (tra cui l'italiano Gaetano Perusini), permisero di definire meglio alcuni profili clinici ed anatomopatologici di tali processi[13].

-G: fantastico che bella vita, lei è passato alla storia per aver scoperto una malattia molto brutta e pericolosa. Ma ora parliamo con la moglie, come si sente ad esser stata la moglie di uno dei grandi medici del '900.

-Moglie: bene, benissimo è stato un vero piacere.

dopo l' intervista...
-G: Ma quando lei è morta suo marito alois come si è comportato?
-M: benissimo è stato con me fino alla fine.
-G:le ha tenuto la mano?
-M: no sono morta di alzheimer....

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

Ci aggiungiamo pure "sto schifo"?

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

ehm... Un viaggio nell' aldilà #1 - Pagina 2 3755781698

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

mastomax ha scritto:
ehm... Un viaggio nell' aldilà #1 - Pagina 2 3755781698

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

sedimitik ha scritto:
Ecco dove si vede che hai 9 anni.
Anche se è una ******* e non vuoi litigare non commentare il Topic, non mi cagare perché poi finisce che io ti insulto e ti vai a lamentare con lo staff che aspetta solo la goccia che fa traboccare il vaso per bannarmi.

Stai per far traboccare il vaso

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

Ecco visto?

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

sedimitik ha scritto:
Ecco visto?

Un viaggio nell' aldilà #1 - Pagina 2 Images?q=tbn:ANd9GcSQFCIM9rQcodtn8vqYUu9hyZ-i4wFGk4AWC9hm581jnV33U1fjCw

Re: Un viaggio nell' aldilà #1

Ma che...? Un viaggio nell' aldilà #1 - Pagina 2 3729219914
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