Elon Musk (secondo Time è uno dei 100 uomini più influenti al mondo) sostiene che la nostra realtà sia una simulazione computerizzata realizzata da una città superiore. E spiega come potremmo salvarci.
Durante un intervento alla Code Conference di San Francisco ha ipotizzato che il mondo nel quale viviamo sia una specie di videogioco in stile Matrix realizzato da una città progredita.
Egli aggiunge inoltre che le probabilità che non sia così sarebbero, secondo lui, solo una su diversi miliardi.
L'argomentazione fatta da Musk a sostegno di questa creativa ipotesi è la seguente: quarant'anni fa il videogioco era Pong, un puntino sullo schermo che veniva colpito con una barretta comandata da un joystick. Oggi abbiamo videogame iperrealistici in 3D ai quali milioni di persone giocano contemporaneamente da ogni parte del mondo.
Se anche l'evoluzione tecnologica avanzasse ad un ritmo 1.000 volte più lento, nel giro di pochissimo tempo i videogiochi sarebbero totalmente indistinguibili dalla realtà e fruibili da miliardi di dispositivi di ogni tipo sparsi per il mondo: dallte TV agli smartphone, dalle consolle ai visori 3D.
Musk ha spiegato nel suo intervento che se non evolviamo rischiamo di diventare gli animali domestici di una nuova generazione di macchine che dominerà il mondo.
Fortunatamente è lo stesso Musk, verso la fine del suo intervento a offrire una soluzione: per scongiurare il pericolo di un futuro dominato dall'intelligenza artificiale dovremo evolverci in cyborg.
Si tratterebbe della naturale prosecuzione di un processo già iniziato: molti di noi spendono la maggior parte della loro vita online e il passo che ci manca consisterebbe nello sviluppare una sorta di interfaccia neutrale in grado di controllare la tecnologia con il pensiero.
#TesterReporter
Cosa ne pensi?
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Egli aggiunge inoltre che le probabilità che non sia così sarebbero, secondo lui, solo una su diversi miliardi.
L'argomentazione fatta da Musk a sostegno di questa creativa ipotesi è la seguente: quarant'anni fa il videogioco era Pong, un puntino sullo schermo che veniva colpito con una barretta comandata da un joystick. Oggi abbiamo videogame iperrealistici in 3D ai quali milioni di persone giocano contemporaneamente da ogni parte del mondo.
Se anche l'evoluzione tecnologica avanzasse ad un ritmo 1.000 volte più lento, nel giro di pochissimo tempo i videogiochi sarebbero totalmente indistinguibili dalla realtà e fruibili da miliardi di dispositivi di ogni tipo sparsi per il mondo: dallte TV agli smartphone, dalle consolle ai visori 3D.
Musk ha spiegato nel suo intervento che se non evolviamo rischiamo di diventare gli animali domestici di una nuova generazione di macchine che dominerà il mondo.
Fortunatamente è lo stesso Musk, verso la fine del suo intervento a offrire una soluzione: per scongiurare il pericolo di un futuro dominato dall'intelligenza artificiale dovremo evolverci in cyborg.
Si tratterebbe della naturale prosecuzione di un processo già iniziato: molti di noi spendono la maggior parte della loro vita online e il passo che ci manca consisterebbe nello sviluppare una sorta di interfaccia neutrale in grado di controllare la tecnologia con il pensiero.
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