Promemoria primo messaggio :
La caccia alle particelle elementari arriva nelle scuole con la competizione “Beamline for schools”: in palio per gli studenti delle scuole superiori la possibilità partecipare a un vero e proprio esperimento al Cern di Ginevra. Per partecipare al concorso, a cui collabora anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), c’è tempo fino a fine marzo. Giunto alla sua terza edizione, Beamline for Schools è una competizione aperta a gruppi di studenti di almeno 16 anni che dovranno proporre possibile esperimenti per svelare i segreti della materia grazie ai super-strumenti messi a disposizione dal Cern, il centro di ricerca che ospita il più grande acceleratore di particelle al mondo.
I vincitori, selezionati da tutta Europa, saranno ospitati nei laboratori di Ginevra per una decina di giorni dove potranno trasformare l’esperimento in realtà. Ci sarà anche una selezione tutta italiana e il vincitore locale sarà ospitato dai laboratori di Infn. A vincere l’ultima edizione è stata una squadra italiana, del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, che proponeva di usare una semplice webcam per la calibrazione di un rivelatore di particelle e una squadra sudafricana. Un gruppo del liceo scientifico Brandolini Rota di Oderzo (TV) ha invece vinto il premio nazionale e a febbraio si recherà al Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) per condurre il proprio esperimento su un modello di cranio stampato da loro stessi in 3D.
La caccia alle particelle elementari arriva nelle scuole con la competizione “Beamline for schools”: in palio per gli studenti delle scuole superiori la possibilità partecipare a un vero e proprio esperimento al Cern di Ginevra. Per partecipare al concorso, a cui collabora anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), c’è tempo fino a fine marzo. Giunto alla sua terza edizione, Beamline for Schools è una competizione aperta a gruppi di studenti di almeno 16 anni che dovranno proporre possibile esperimenti per svelare i segreti della materia grazie ai super-strumenti messi a disposizione dal Cern, il centro di ricerca che ospita il più grande acceleratore di particelle al mondo.
I vincitori, selezionati da tutta Europa, saranno ospitati nei laboratori di Ginevra per una decina di giorni dove potranno trasformare l’esperimento in realtà. Ci sarà anche una selezione tutta italiana e il vincitore locale sarà ospitato dai laboratori di Infn. A vincere l’ultima edizione è stata una squadra italiana, del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, che proponeva di usare una semplice webcam per la calibrazione di un rivelatore di particelle e una squadra sudafricana. Un gruppo del liceo scientifico Brandolini Rota di Oderzo (TV) ha invece vinto il premio nazionale e a febbraio si recherà al Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) per condurre il proprio esperimento su un modello di cranio stampato da loro stessi in 3D.