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Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

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Gaeta25
11 partecipanti

Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Promemoria primo messaggio :

Il «responsabile» per le minoranze nel Califfato: «Non abbiamo paura degli americani, non potete immaginare quanto siamo forti. Ma non è vero che rapiamo le donne»

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ERBIL - Pronto, parlo con Haji Othman del Califfato Islamico a Mosul?
«Sì, ma con chi parlo?». La risposta arriva per un attimo titubante al mio traduttore iracheno.
Sono un giornalista italiano e telefono da Erbil.
«E come hai avuto il mio numero, chi te lo ha dato?».
Me lo hanno dato i cristiani scacciati da Mosul che ho incontrato nelle chiese di Erbil. Eri stato tu a darglielo quando passavi nelle loro case per rassicurarli, prima di scacciarli. Non ti ricordi? Possiamo farti qualche domanda per telefono? È difficile parlare con voi.
«Va bene, ma poche domande. Ho fretta, ho cose da fare», risponde più aggressivo. Haji Othman è l’uomo che i cristiani fuggiti a Erbil descrivono come rappresentante del «Califfato» per i rapporti con le comunità non musulmane. E dicono che li ha traditi: ha preso i loro nomi, i numeri telefonici e individuato le loro abitazioni. Ha censito la popolazione cristiana. Prima li ha rassicurati, invitandoli a restare nelle loro case a Mosul, ma pochi giorni dopo, dalle moschee è arrivato l’ordine di scegliere tra convertirsi, pagare una tassa o essere uccisi.
La linea è un poco disturbata. Si sentono forti rumori e voci di sottofondo, come se fosse per strada. Lui non fa nulla per farli tacere. È disponibile, ma appare chiaro che potrebbe chiudere il telefono da un momento all’altro. Cominciamo allora con una domanda accomodante.
Come spieghi i recenti successi militari dei combattenti del Califfato? Cosa vi ha facilitato l’avanzata nei territori curdi?
«Questo è ancora nulla. Siamo solo all’inizio», risponde d’impeto, evidentemente pungolato nell’orgoglio.
Cosa vuoi dire, che armi avete?
«Sino ad ora abbiamo utilizzato solo una minima parte delle forze che abbiamo a nostra disposizione. Voi non potete neppure immaginare quanto siamo forti».
Cioè?
«Abbiamo un potere immenso. Resterete tutti stupefatti. Non potete resisterci».
Però l’aviazione americana vi sta bombardando a suo piacimento. Non costituisce un problema?
«Ma dai! Cosa stai a dire?», replica scoppiando in una risata. Segue qualche secondo di silenzio, parrebbe abbia chiuso la linea. Ma poi riprende: «Non abbiamo mai avuto paura degli americani, neppure quando nel passato eravamo più deboli. Perché mai pensi che dovremmo avere paura oggi? Li abbiamo battuti prima e li batteremo ancora. Allah maledica gli americani e i loro alleati! Faranno una brutta fine».
Cosa rispondi ai cristiani che vorrebbero tornare alle loro case di Mosul e nella piana di Ninive?
«Che possono tornare, saranno i benvenuti. Ma a una condizione: che si convertano all’Islam. Allora li accoglieremo da fratelli».
E se vogliono restare cristiani?
«Allora devono pagare la Jeziah (l’antica tassa imposta dai musulmani alle minoranze non islamiche, ndr.). Non hanno alternative. Ora basta però, sono occupato, chiudo».
No, per favore, aspetta. Spiegaci, a quanto ammonta la Jeziah, come la calcolate?
«Fratello, io sono un militare. Non mi occupo di cose contabili. Io combatto e basta. Questi aspetti vanno chiesti ai nostri imam nelle moschee di Mosul. Sono loro che stabiliscono le leggi e le loro applicazioni. Yallah, devo andare!».
Siamo agli sgoccioli. Tra pochi secondi in ogni caso interromperà, si capisce dal tono della sua voce sempre più impaziente. Tanto vale terminare con una domanda che certamente gli dà fastidio.
Però in tutto il mondo si racconta dei vostri crimini compiuti contro gli yazidi. Cosa avete fatto alle loro donne? E vero che sono diventate le vostre schiave sessuali?
«Ma non è vero per nulla! Sono i media che riportano queste falsità. Sono menzogne. Noi non facciamo queste cose».
Eppure le raccontano gli yazidi...
Othman interrompe qui. Il tono è secco, duro: «Ora basta! Finito. Noi non facciamo queste cose, capito? Basta con queste menzogne! E non mi telefonare mai più. Cancella il mio numero!».

- Corriere della Sera

Re: Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Gaeta25 ha scritto:
Povera gente... Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato - Pagina 2 3722384713 Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato - Pagina 2 3017427289

Re: Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Sono tutti bacati nella testa questi. Ignoranti

Re: Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Sì ma è molto strana sta cosa!

Re: Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Poveri :c

Re: Leader dell’Isis: «Cristiani, convertitevi», è rischio colpo di stato

Che gente
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